Il Tribunale delle anime, uscito per la prima volta nel 2011 è il primo del “Ciclo di Marcus e Sandra” a cui seguiranno Il cacciatore del buio (2014) e Il maestro delle ombre (2016).
Siamo in una Roma bagnata, piovosa, tetra e cupa.
C’è Marcus un penitenziere dalle spiccate doti investigative alla ricerca di Lara, una ragazza scomparsa che probabilmente è stata rapita da Jeremias Smith, un serial killer che ha già mietuto diverse vittime. Marcus si imbatte in un personaggio bizzarro, pericoloso, trasformista che ruba le identità delle proprie vittime.
E poi c’è Sandra Vega un’abile profiler della Polizia di Milano alla ricerca delle verità sulla morte di suo marito David. Dopo essere stata contattata da un fantomatico agente dell’Interpol rintraccia tra gli oggetti del marito alcune fotografie che l’aiuteranno a trovare la verità.
In un intreccio di narrazione e flashback il romanzo si sviluppa in un arco temporale di 5 giorni nei quali seguiamo i protagonisti nelle loro indagini alla ricerca della verità.
Cosa c’entra il Tribunale delle anime, cioè il più ampio archivio criminale del mondo della Penitenzieria Apostolica, in tutto questo?
Lara verrà salvata? Sandra troverà le tanto agognate risposte sulla morte del marito David?
Anche in questo thriller le pagine fuggono tra le mani, veloci, impetuose come ormai ci ha abituati Donato Carrisi.
Un romanzo assolutamente consigliato, che mi ha come sempre tenuto compagnia nel mio girovagare in treno.
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