Fantozzi dietro le quinte

postato in: Libri | 0

“Per tutti era il personaggio famoso, l’attore, il comico, lo scrittore, ma soprattutto Fantozzi che anche i bambini sanno chi è. Per me è sempre stato e rimane mio padre”.

(Elisabetta Villaggio)

Paolo Villaggio nasce agli inizi degli anni 30 a Genova insieme a suo fratello gemello Piero. Si diploma al Liceo Classico ed intraprende gli studi in Giurisprudenza che lascerà presto per dedicarsi ad altri impieghi. Da speaker a Londra per la BBC ad intrattenitore sulle navi insieme all’amico fraterno Fabrizio De André, l’indimenticabile Faber. Arrivano gli anni 60 e viene assunto dalla Cosider come addetto all’organizzazione di eventi aziendali. Proprio questa esperienza lavorativa sarà di ispirazione per creare il personaggio del Ragionier Ugo Fantozzi. 

Elisabetta Villaggio raccoglie in questo libro la parte intima di suo padre Paolo, il “dietro le quinte” proprio come compare nel titolo. Scopriamo una persona umile, riservata, molto colta. Un attore comico per come lo conoscono i più, che ha ricoperto anche ruoli drammatici come nei film di Federico Fellini, Mario Monicelli, Ermanno Olmi.

Nelle pagine di questo libro troviamo gli anni della sua infanzia a Genova, le vacanze a Boccadasse, le amicizie forti come quella con Fabrizio De André; troviamo aneddoti e curiosità pubbliche private. 

Ci imbattiamo anche nei suoi lati più deboli, l’ansia congenita, l’atto di sfogo sul cibo e la malattia che lo ha accompagnato fino alla sua scomparsa il 3 Luglio 2017. 

Per chi è cresciuto guardando Paolo Villaggio dentro uno schermo televisivo, questo libro rappresenta un prezioso documento per capire chi c’era dietro quel personaggio. Una persona tenace che come il Rag. Fantozzi  non mollava mai la presa. 

“[…] penso che alla fine lo sono stato molto (felice), perché con molta tenacia ho cercato di esserlo in ogni segmento della mia vita e la felicità l’ho quasi perseguitata […]. Spero di avervi dato qualche consiglio, soprattutto ai giovani: cercate di essere coerenti, di essere onesti con voi stessi. Basta, altrimenti diventa una predica. Vabbè io adesso me ne vado, esco. Tra gli applausi naturalmente”

Paolo Villaggio

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *