In che modo funzionano le abitudini? Come influenzano la nostra vita?
Per molti anni le risposte a queste domande non sono state così semplici ed immediate; ora grazie alla psicologia, alla neurologia, alla sociologia qualche certezza in più l’abbiamo.
Charles Duhigg in questo libro propone tre abitudini fondamentali: quelle degli individui, quelle delle organizzazioni di successo ed infine quelle delle società.
Nel libro viene richiamato più volte il circolo dell’abitudine, la presenza di segnale che dice al nostro cervello di entrare in modalità automatica e quale abitudine usare. Il segnale dà l’input alla routine fisica, emotiva, mentale. Per ultima la gratificazione, ricompensa per ciò che abbiamo fatto.
Come sfruttare un abitudine degli individui?
Nei primi del 900 ci si pose il problema di come spingere gli americani ad usare il Pepsodent, una pasta dentifricia che avrebbe risolto i problemi dentali. Hopkins, un importante dirigente americano, per convincere gli americani creò un bisogno per innescare il segnale e la gratificazione. Questo bisogno è proprio ciò che sta alla base del circolo dell’abitudine. Come poter convincere gli americani ad usare proprio questa pasta dentifricia? Cosa aveva in più delle concorrenti? Esperimenti e test spinsero Hopkins a vendere una sensazione affinché il Pepsodent potesse essere la prima scelta; questa corrispondeva al desiderio di una sensazione di pizzicore sulla lingua. Gli americani sentivano questo bisogno, e solo il Pepsodent poteva dare loro ciò che cercavano.
Charles Duhigg laureato alla Yale University con un Master all’Harvard Business School è attualmente giornalista per il New York Times Magazine. Questo suo libro pubblicato per la prima volta nel 2012, è ancora oggi considerato un Best Seller.
“L’acqua sono le abitudini, le scelte inconsapevoli ed invisibili che ci circondano ogni giorno. Solo quando le osserviamo diventano visibili. È l’analogia più adatta per descrivere il funzionamento di un’abitudine. “
Per acquistare il libro su Amazon, clicca qui
Lascia un commento