5 Ottobre 2011, #SteveJobs passed away. La malattia che lo ha accompagnato per molti anni della sua vita ha vinto.
Walter Isaacson, in questa biografia autorizzata diventata velocemente un bestseller mondiale, ci presenta uno Steve Jobs dalla sua infanzia fino agli ultimi giorni di vita.
I primi passi nel mondo dell’elettronica chiuso in un garage con l’amico Steve Wozniak con cui poi fonderà la Apple, la scoperta di essere stato adottato, l’abbandono del Reed College dopo appena un semestre di lezioni.
La giovinezza di Steve vedrà anche uno stile di vita vegetariano e farà amicizia con l’LSD che lo segnò in maniera importante.
“Prendere l’LSD fu una esperienza profonda, una delle più importanti della mia vita. Ha rafforzato in me la gerarchia dei valori facendomi capire cosa era importante.”
Pagina dopo pagina scopriamo uno Steve Jobs combattivo, con un carattere forte a volte persino troppo irruento. Ma questo era Steve Jobs, la persona geniale che ha saputo rivoluzionare ed innovare non solo il mondo dei computer ma anche del cinema di animazione con la Pixar da lui acquisita nel 1986, della music “1000 canzoni in tasca” disse Jobs alla presentazione dell’iPod, della telefonia con l’iPhone, dei tablet con l’iPad e tanto altro ancora. Steve Jobs è stato anche capace di vedere il futuro, capire ciò che sarebbe accaduto ed esserne protagonista.
I tanti aneddoti che vengono raccolti da Isaacson meritano di essere letti da chiunque, anche non Apple-friendly, per scoprire con la precisione, l’accuratezza, la dedizione che Jobs metteva in tutto ciò che faceva. Dalle presentazioni in Power Point, all’organizzazione degli eventi per la presentazione dei nuovi prodotti; tutto doveva essere perfetto, tutto doveva essere studiato nei minimi particolari per rendere l’esperienza unica.
Stay hungry, stay foolish!
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